Carlini Sciarrelli 19m Classic Cutter

Clan II è il 138esimo e ultimo progetto di Carlo Sciarrelli, 19,06 metri di lunghezza, una delle sue barche più grandi e summa ideale delle sue produzioni precedenti.
Il compito di trasformare l'idea in realtà è stato affidato al cantiere "sciarrelliano" per eccellenza, quello di Stefano Carlini, sulla riva sinistra del porto canale di Rimini.
Sciarrelli ha sempre amato definire le sue opere "barche per viaggiare", che sapessero riassumere i concetti di comfort, sicurezza e marinità applicate alle forme classiche. Barche sempre belle, dalle linee inconfondibili, veloci, leggere ma non troppo, semplici e facili da governare, anche per la maniacale cura che poneva nel dotarle di un'elevata stabilità di rotta. Oggetti destinati a durare, a farsi ammirare in ogni tempo, non legati a mode passeggere. Sciarrelli voleva imporre la sua filosofia, evitando che qualsiasi diabolica macchina moderna snaturasse le sue idee. «lo progetto in modo che l'acqua sia contenta del passaggio della mia barca», amava ripetere il designer triestino.
Il Clan II è anche tutto questo, ma non solo: il tradizionale armo a cutter sciarrelliano si avvale di un albero realizzato in un sol pezzo di carbonio, di sartiame in tondino, di avvolgifiocchi e winch elettrici, vang e tesa-paterazzo idraulici.

L'ossatura è composta da una chiglia in iroko lamellare, 48 ordinate per lato in robinia laminata, parte delle quali rinforzate in coincidenza delle paratie, cui si aggiungono 49 bagli in mogano khaya, con serrette e dormienti anch'essi in mogano», rivela Stefano Carlini. Il fasciame, dello spessore totale di 32 millimetri, è composto da quattro strati: il primo interno longitudinale, sul quale vengono incrociati due strati a 45 gradi in mogano khaya, e infine quello esterno in mogano sipo.
La coperta è costituita da fogli di compensato marino su cui vengono poggiate doghe di teak per uno spessore totale del ponte di 28 millimetri. Il bulbo in piombo antimoniale è trattenuto alla chiglia da 17 perni di diametro variabile da 30 a 35 millimetri.
Gli interni sono in compensato marino e massello di teak, con il motore Yanmar da 125 cavalli posizionato a centro barca, sotto il tavolo, in grado di spingere il 19 metri a circa 8 nodi di velocità. L'armo velico è a cutter Marconi, con timoneria a ruota e un albero in carbonio verniciato che garantirà ottime prestazioni sotto vela. Il boma è ancorato a un punto fisso in pozzetto, senza nessun trasto randa.

Il luogo dove più si sente l'anima e il cuore di Sciarrelli è però sotto coperta: cabina ospiti a poppa, con letti singoli ai lati e parzialmente sottostanti alle panche del pozzetto, toilette sulla destra della discesa e tavolo da carteggio a sinistra, quadrato con dinette a C e divano lungo sul fronte opposto. Il motore è posizionato sotto il tavolo del quadrato, una soluzione che permette di centrare i pesi e allontana il rumore dalle cabine. Continuando verso prua si trova un lungo corridoio che delimita la cucina, spaziosa e funzionale, e la seconda cabina ospiti a letti sovrapposti e sfalsati. La suite armatoriale è un gioiello: comodi letti separati, uno matrimoniale e uno singolo utilizzabile come divano, un bagno ampio, sedute e armadi di varie dimensioni. A pruavia della paratia stagna armatoriale, con accesso dal ponte, c'è la cabina marinai o cala vele, che arriva sino al dritto di prua. Vi trovano posto due cuccette in tubolare, wc, lavandino, bow trust, pozzo catena e gavoni vari. È davvero una splendida taglierina classica e si presenta in condizioni pressoché perfette.This text has been auto-translated. Show in original language